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Che il vero possa confutare il falso
curated by Luigi Fassi & Alberto Salvadori

Opening 25 jun 2016 at 18:30

Palazzo Pubblico
Santa Maria della Scala
Accademia dei Fisiocritici

 

 

 

David Adamo, Georges Adeagbo, Gundam Air, Kader Attia, Massimo Bartolini, Francesco Carone, Isabelle Cornarò, Berlinde De Bruyckere, Mark Dion, Helene Dowling, Haris Epaminonda, Cyprien Gaillard, Luigi Ghirri, Rodrigo Hernández, Judit Hopf, Paolo Inverni, Johnson Rashid, Esther Kläs, Christiane Löhr, Ursula Mayer, Jhonatan Monk, Giovanni Morbin, Ivan Moudov, Marzena Nowak, Adrian Paci, Giulio Paolini, Oliver Payne and Nick Relph, Susan Philpsz, Steve Roden, Vanessa Safavi, Michael Sailstorfer and Jürgen Heinert,   Anri Sala, Tino Sehgal, Johnatan Seliger, Alexandre Singh, Andreas Slominski, Padraig Timoney, Mario Garcia Torres, Luca Trevisani, Nobuko Tsuchiya, Richard Tuttle, Franco Vaccari, Eugenia Vanni, Nico Vascellari, Nari Ward, Davide Mancini Zanchi, Christian Manuel Zanon

 

A partire da sabato 25 giugno alcuni tra i più bei palazzi storici di Siena aprono al pubblico per accogliere Che il vero possa confutare il falso, una mostra sulla collezione di opere d’arte contemporanea di AGIVERONA Collection, a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori. “Il dialogo fra presente e passato, fra linguaggi contemporanei e linguaggi artistici classici costituisce il filo rosso che accompagna l’attività del Santa Maria della Scala per tutto il 2016, dichiara Daniele Pitteri, Direttore del complesso museale e prosegue, “Che il vero possa confutare il falso, non è una semplice tappa di questo percorso, ma costituisce il primo mattone di una progettualità che sempre di più dovrà servire a far convergere a Siena esperienze di ampio respiro nazionali e internazionali capaci di dialogare in maniera dinamica e aperta al futuro con le energie artistiche e creative della città“.

La mostra fa parte delle iniziative comprese in ITINERA, progetto ideato e diretto dall’Associazione Fuoricampo con l’Associazione Culturing in collaborazione con il Comune di Siena. Il progetto ha come obiettivo il supporto alle giovani generazioni attraverso lo scambio e la mobilità di artisti e operatori culturali tra la Toscana e il Belgio, ma anche la formazione di nuovi amateur e sostenitori dei linguaggi contemporanei. In quest’ottica l’esposizione della raccolta, una delle più illuminate presenti in Italia, rappresenta un modello di sostegno alla produzione artistica, richiamando l’attenzione alle pratiche del collezionismo contemporaneo, alle nuove forme di mecenatismo nell’ambito artistico e alle nuove formule di collaborazione che si instaurano oggi tra artista e collezionista.